AVELLA

ARME

D’azzurro, al cinghiale passante e difeso, nasconde i tre monti conici, dove si vedono le punte, la montagna a destra cela parzialmente col declivio sinistro la montagna a centro che a sua volta cela parzialmente col declivio sinistro la montagna a destra, i monti sono fondati sulla campagna, il tutto al naturale.

ORIGINE E SIMBOLOGIA DELL'ARME

L’arme è "parlante", in quanto secondo alcuni studiosi, il toponimo Avella deriverebbe da aberula che significherebbe “cinghiale”, ossia "città del cinghiale", animale raffigurato nell'arme comunale.

Il cinghiale, simbolo venatorio e (per la sua difficile cattura) di coraggio, sta per l’uomo che supera le imprese più ardue e difficili.

 

Scrive il D’Anna (1): “[…] Per quanto poi si appartiene ad Avella, che è l’oggetto delle nostre cure, ella per sua Impresa rappresenta un Lupo con tre Palle di sopra in forma di Piramide, poggiando due sul dorso del Lupo; e la terza sopra delle medesime in figura di Triangolo, per denotare che Avella è cinta di Montagne da Settentrione, e da Mezzogiorno, che verso l’Oriente li uniscono, essendosi il Lupo nelle medesime assai frequente. […]”.


BIBLIOGRAFIA

(1) D'ANNA, Ignazio, Avella Illustrata, tomo II, Napoli 1782, pp. 58-59

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Commenti: 1
  • #1

    riccardo pecchia (giovedì, 31 ottobre 2013 18:51)

    uno storico avellano, Ignazio D'Anna, pubblicò nel 1782 due volumi dal titolo "Avella illistrata". all'interno del primo volume l'autore descrive lo stemma avellano, non come cinghiale, ma come il lupo irpino, penso che questa sia la fonte più antica, per il momento che riporta tale descrizione.......