BONITO

ARME

D’azzurro, alla banda d’oro con sei mezzi gigli pure d’oro partenti dalla banda, tre di sopra e tre di sotto; al capo di rosso.

ORIGINE E SIMBOLOGIA DELL'ARME

Il centro ha assunto il nome di un’illustre famiglia: i Bonito, che a loro volta lo presero da un santo francese, s. Bonito (san Bonet), vissuto nel VII sec. e furono signori di questa Terra fino al 1393. Secoli dopo fu acquisito da Giulio Cesare Bonito, marchese di Bonito e duca d’Isola, fu presidente della Regia Camera e segretario del re Filippo IV di Spagna ed in suo onore l'Universitas  adottò l'arme familiare.

 

Vi sono due versione dell'arme: una, diciamo, ufficiale, che figura sul gonfalone, avente un “capo di rosso” (essa occupa la parte alta dello scudo), probabile retaggio dell’arme utilizzata nel periodo fascista (dal 1933 al 1944), quando tutti gli scudi municipali, dovevano avere il “capo del Littorio”, il Comune di Bonito si è limitato ad eliminare il fascio ed il serto, mantenendo il “capo”. Una seconda versione è senza la pezza onorevole.

GONFALONE

Drappo d'azzurro.

CRONOLOGIA

Arme: D.C.G. del 29.09.1936;

Gonfalone: R.D. dello 03.09.1936; RR.LL.PP. del 14.10.1938.

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