OSPEDALETTO D'ALPINOLO

ARME

Partito: nel 1°, d’argento, all’effigie dell’Angelo alato, visto di tre quarti verso sinistra, con il viso e braccia di carnagione, capelluto di nero, vestito con la tunica di verde e manto di rosso, con una striscia d’oro, posto in fascia, posato sulla gamba destra, la mano destra alzata in sbarra e nella mano sinistra un fiore, nell’atto di parlare alla Beata Vergine Maria, vista di tre quarti verso destra, il viso di carnagione, aureolata d'oro, capelluta dello stesso, vestita con la tunica d’azzurro e con il manto di rosso e le braccia a croce di sant’Andrea, inginocchiata su un inginocchiatoio al naturale, il tutto sormontato dalla nube d’argento, da dove parte un raggio d’oro, posto in banda, che colpisce la Beata Vergine Maria; nel 2°, d'argento, alla croce d’oro racchiusa dal cerchio, piantata su di un monte di tre cime, di verde.

ORIGINE E SIMBOLOGIA DELL'ARME

L’arme fa riferimento, con la sua simbologia, alle origini del centro, sorto come luogo di riposo per i viandanti che si apprestavano a salire l’erta via che portava all’Abbazia di Montevergine.

 

La parte superiore è in relazione ad alcune credenze popolari che hanno voluto legare l’origine del Santuario ad un’apparizione della Madonna, quì raffigurata secondo l’immagine classica dell’Annunciazione del Beato Angelico (opera conservata nel Museo del Prado a Madrid e databile alla metà degli anni trenta del Quattrocento); nella parte inferiore, figura uno specifico riferimento alla congregazione dei benedettini di Montevergine (o verginiani), la cui arme è: "d'azzurro al monte di 3 cime d'oro, sormontato dalla croce del Calvario, cimata da un globo d'azzurro crociato d'oro, talvolta affiancata dalle lettere M.V.", il monaco e studioso p. Giovanni Mongelli (1), a proposito dell'arme verginiana così scrisse: «Sulla base, costituita da tre monti, si erge una duplice Croce, di cui la superiore, cerchiata, simboleggia la Vergine ss.ma, che dà alla luce il Figlio di Dio incarnato, rimanendo vergine. [...]», il monte di tre colli sono un richiamo al simbolo dell’Ordine Benedettino e secondo la tradizione rappresenta, insieme, il monte del Calvario e quello dell’Abbazia di Montecassino, casa madre dell’Ordine.

 

Ci piace riportare questa preghiera di s. Francesco:

"Ave Signora Santa, Santissima regina,

Madre di Dio Maria,

che sei perpetua Vergine

eletta dal santissimo Padre celeste

che si consacrò col santissimo Figlio diletto

e lo Spirito Paraclito;

tu in cui fu e resta

ogni pienezza di grazia e ogni bene".


BIBLIOGRAFIA

(1) MONGELLI, Giovanni, L'abbazia di S. Giovanni della Valle e i monaci verginiani nativi di Castelbaronia, Castel Baronia 1990


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