SANT'ANDREA DI CONZA

ARME

Di rosso, all’effigie di sant’Andrea Apostolo, posto di tre quarti verso destra, con il viso, le mani e i piedi di carnagione, barbuto e capelluto di nero, aureolato d’oro, vestito con il saio e cinto da una fascia dello stesso, tenente nella mano destra un pesce d’azzurro, posto in palo, il braccio sinistro seminascosto e nell’atto di sorreggere la croce detta di sant’Andrea, di nero, posta alle spalle.

ORIGINE E SIMBOLOGIA DELL’ARME

L’arme è “parlante”, nelle sue figure richiama l’etimologia del centro, concetto ribadito per ben due volte e presenta l’effigie di sant’Andrea Apostolo, raffigurato nella sua classica iconografia, con un pesce tenuto in mano, essendo stato in vita un pescatore a Betsaida, in Galilea e la croce che da lui prese il nome, infatti, a Patrasso, per ordine del proconsole Egea, fu condannato a morire come Gesù su una croce, ma questa a forma di una “X”.

 

Quest’arme è stata adottata di recente, prima dell'ufficializzazione, il Comune adoperava nei propri atti un altro bozzetto, in cui appariva la croce di sant’Andrea dai cui bracci, posti in banda e sbarra, pendevano due pesci, il tutto su una campagna ed in lontananza i monti.

GONFALONE

Drappo d'azzurro.

CRONOLOGIA

Arme e Gonfalone: D.P.R. del 25.10.2000.

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