SANT'ANGELO DEI LOMBARDI

ARME

Di cielo, all'Arcangelo Michele, visto di tre quarti a destra, biondo, ali d'oro, con il viso, avambracci, mani, ginocchi, parte delle gambe, di carnagione, con i calzari pure d'oro, con l'elmo d’acciaio ornato di pennacchio, con la dalmatica d'azzurro, e breve tunica d’argento, impugnante con la destra una lancia d’argento, in banda con la punta rivolta in basso, e con la sinistra una bilancia d’oro, calpestante un drago di verde, allumato di rosso, rivoltato, con la testa alzata in sbarra, volta verso il santo, con la coda svolazzante, coricante su una pianura al naturale.

ORIGINE E SIMBOLOGIA DELL'ARME

L’arme richiama il toponimo, raffigura infatti l’Arcangelo Michele [la Sacra Scrittura lo chiama “principe delle milizie celesti”], patrono di sant’Angelo dei Lombardi, nella sua classica iconografia, rappresentato con l’armatura militare di tipo romano, elmo e lancia (al posto della spada fiammeggiante), mentre trafigge il diavolo, sotto forma di drago [Satana, è il perenne avversario, che verrà sconfitto per sempre il giorno dell’Apocalisse], tiene una bilancia (invece dello scudo), in quanto giudice del destino delle anime: su uno dei piatti è posta l’anima con le sembianze di un bambino nudo mentre sull’altro viene collocato il peso delle opere malvagie compiute. Tra le funzioni attribuitegli dalla tradizione appare infatti quella di guida delle anime nel trapasso al giudizio divino.

 

Lo Statuto comunale così riporta: "[...] lo stemma che raffigura l’immagine dell’Arcangelo Michele che impugna la spada, sorregge la bilancia e schiaccia il diavolo".

GONFALONE

Drappo d'azzurro.

Scrivi commento

Commenti: 0