PROVINCIA DI AVELLINO

arme ufficiale

ARME (blasonatura ufficiale)

Troncato, al 1° di rosso alla corona d'oro, con ghirlanda di perle e zaffiri a losanga, alternati e cimata da quattro fioroni (tre visibili) e da quattro punte (due visibili), tutte le perle (otto in totale, delle quali cinque visibili) sono sostenute da punte; nel 2° d'argento.

 

ORIGINE E SIMBOLOGIA DELL'ARME

Scrive il Mazzella (1): "L'insegna che vsa questa Regione, è vna corona con merli fiorita d'oro, posta in mezo due campi vgualmente partiti, la parte di sopra doue è la corona è rosso, et il disotto è d'argento, la quale arme altro non credo che dinoti, che il nuovo titolo di Principe, che il valoroso Arechi Secondo, Decimoquarto Duca di Benevento gli diede, nel tempo che i popoli Picentini al Suo dominio sottopose, onde per lo campo rosso, e d'argento vuole mostrare questa regione la virtù, et ardire, che il detto Arechi hebbe, e per la corona d'oro, che poco ò nulla della reale differisce, giudico, che (come s'è detto) significa". La corona in mezzo allo scudo, ricorda molto quella che figura nell’arme di Montefusco (antico capoluogo della Provincia).

 

Durante il fascismo (dal 1933 al 1943) divenne: "Spaccato, al 1° di rosso della corona d'oro, gemmata e cimata da quattro fioroni dello stesso (tre visibili) bottonati da una perla, sostenuti da punte, alternate da quattro perle (due visibili) pure sostenute da punte; al 2° d'argento; al capo littorio di rosso (porpora) al fascio Littorio d'oro fra due rami, pure d'oro, d'alloro e di olivo rispettivamente, annodati da un nastro dai colori nazionali".

 

Dall’ottobre 2002, dall’arme è scomparsa la bordura d’azzurro, ed ha assunto il regolamentare scudo sannitico.

 

CRONOLOGIA

D.C.G. del 14.3.1938. 

 

BANDIERA

BIBLIOGRAFIA

(1) MAZZELLA, Scipione, Descrittione del Regno di Napoli, Napoli 1601, p. 107

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