AQUILONIA

ARME (blasonatura ufficiale)

D'azzurro, ai due guerrieri sanniti, con le teste affrontate, il viso, il collo, gli avambracci, le cosce, i piedi di carnagione, le gambe munite di schinieri d'oro, il capo coperto dall'elmo d'oro con piume di verde, il guerriero posto a destra visto per tre quarti di schiena, il guerriero posto a sinistra visto di tre quarti di fronte, i guerrieri vestiti con la breve tunica di verde e muniti della corazza d'oro, coprente petto e schiena, la corazza rinforzata nella parte anteriore da tre rotelle d'oro bordate di nero bene ordinate; i guerrieri con le mani destre poste nel fuoco di rosso, uscente dal tripode di nero, e tenenti con le mani sinistre lo scudo ellittico d'oro e la lancia di nero, i guerrieri e il tripode sostenuti dalla pianura di verde, le gambe e i piedi dei guerrieri attraversanti; il tutto sotto il capo di rosso, caricato dal motto AUT VINCERE AUT MORI. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di azzurro, il motto in lettere maiuscole di nero, MIHI NOMEN FUIT CARBONARA. Ornamenti esteriori da Comune.

ORIGINE E SIMBOLOGIA DELL'ARME

Non è chiaro come dei guerrieri (sanniti?) siano finiti nell’arme comunale, ma un "[...] guerriero armato di lancia e di scudo, e tenente nella destra una patera [...]" figurava già su monete dell'antica Aquilonia. Analizzandolo bene, si è pensato forse di riprodurre il vecchio nome (fino al 1862) che aveva precedentemente il centro, ovvero: Carbonara, con il riferimento del braciere acceso, ed il nuovo: Aquilonia, che era quello di un’antica città sannitica, quindi, i guerrieri starebbero a ricordare le tante battaglie che in questi luoghi si sono svolte, avvalorate anche dal motto “o vincere o morire”.

 

La recente iniziativa degli amministratori ha ricordato il nome originario e storico del centro facendo inserire nell'arme civica la scritta “una volta il mio nome era Carbonara”.

GONFALONE

Drappo di giallo.

CRONOLOGIA

Arme e Gonfalone: D.P.R. del 28.03.1998.

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