D'azzurro, alla capra, ferma su un monte di due colli, di cui uno uscente dal fianco destro, su terrazzo, il tutto al naturale.
L’arme è “parlante”, racconta l’origine dell’attuale centro, nato su un'alta collina, dove vi era in età tardo-romana un ricovero estivo di pastori e dei loro gregies (caprile “stalla delle capre”). La capra, in araldica, simboleggia una onorata fatica e la coscienziosità.
Originariamente l'arme era diversa, molto simile a quella di Avellino. La capra, rivolta verso sinistra, accosciata (ovvero, seduta) su una terrazza, con la banderuola tenuta tra le zampe.
Drappo di cielo.
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