Stemma del Comune di Tufo, Grassi: «La modifica è per legge»

Il sindaco: «Perché mai dovrei volerlo cambiare a mio piacimento?»

 

E’ divertente essere definito leghista e neoborbonico insieme. Le due definizioni si annullano quasi, in fondo, ma alla fantasia della gente non c'è fine, come alla scorrettezza», la replica del sindaco Fabio Grassi a Sandor Luongo. «Non sapevo che il prof. Sandor Luongo spiasse il mio pc tanto da sapere con chi sono in contatto. Cia o Kgb? Comunque i siti vari di araldica con cui sono in contatto è uno solo:http://www.iagiforum.info /viewforum.php?f=2, il resto non so come se lo sia immaginato, insieme ad altre cose. Mi limito, perchè ho ampiamente citato documenti su queste stesse pagine e non fantasie, a far capire che anche i professori s'ingannano, se non talvolta ingannano, e quindi a riportare pedissequamente due documenti agli atti, così sarà ben chiara anche a lui la verità. Il primo è a mia firma, datato 5/11/2004, prot n. 4636 ed indirizzato all'Ufficio Araldico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ad oggetto: Richiesta informazioni inerenti stemma e gonfalone comunale e vi sta scritto: “La nuova Amministrazione Comunale di Tufo, avendo constatato le cattive condizioni di conservazione del gonfalone e dello stemma comunale, ha intenzione di farli restaurare. A questo scopo é pero necessario conoscere i colori e i disegni originari degli Stessi. Supponendo che presse i vostri archivi o altro ufficio preposto a voi correlato siano conservati gli originali di stemma e gonfalone, o, che almeno ci sia una dettagliata descrizione degli stessi, Vi prego di inviare al Comune di Tufo tale descrizione, per fare in modo che al più presto si posse provvedere al restauro. In attesa di un cortese riscontro, porgo distinti saluti” Come è evidente per ognuno che legga in italiano non ho chiesto di cambiare lo stemma. Dopo questa nota, l'Ufficio Araldico risponde a firma della dr.ssa Ilva Sapora, che magari di araldica civica ne sa più me, certo non del professor Luongo. La Lettera è datata 18/01/2005 ed acquisita al protocollo generale del comune n.978/05, recita: Si fa riferimento alla nota 25 Novembre 2004 di questo Ufficio. L’Archivio di Stato di Napoli (non il sindaco di Tufo) ha inviato la fotografia del timbro a secco dello stemma di Tufo, reperito su un dispaccio del fondo Voci di Vettovaglie (Regia Camera della Sommaria), busta 115. Gli "smalti" ovviamente non sono visibili, ma la struttura e chiarissima, ed e quella dello stemma dei principi del Tufo, estinti. Il detto Stemma storico deve essere adottato a norma del1’art. 5 del vigente Regolamento Araldico (oggi sostituito dall'art.4 del Dpcm 28 gennaio 2011 che dice meglio e più esattamente la stessa cosa, nda); giova peraltro mutare uno o piu "smalti", perché non si può in tutto adottare lo stemma di una famiglia, ancorché estinta. Gli "smalti" dello stemma dei del Tufo, pubblicati nel 1932 nella Enciclopedia Storico Nobiliare, vol. VI, sono il nero per l’area complessiva ("campo"), l’oro per il "lambe1lo", l’argento per la “punta", il nero per lo scaglione sovrapposto alla "punta" (questa colorazione si è poi rivelata inesatta a seguito delle ricerche eseguite, nda). E’ sufficiente un cambiamento di "smalto" per dare autonomia allo stemma storico di codesto Comune. ...(omissis) in alterativa, stante il non irrilevante intervallo di tempo durante il quale Tufo ha usato uno stemma con torre e stelle d’oro, si potrebbe adottare un "partito” (scudo diviso in parti uguali dal segmento verticale), dove il “primo" mostrerebbe la, torre e le stelle, il "secondo" lo stemma antico di Tufo (vedasi schizzo AA). La S.V. potra scegliere tra le predette soluzioni. ...(omissis) E allora? Dove sta la prova di una mia proposta di modifica? O avete letto appena il contrario? Dove sono le prove del mio accordo con l'Ufficio Araldico? E quale viene definito stemma storico? E chissà come mai! E, infine, perchè mai io dovrei voler cambiare lo stemma a mio piacimento? Ma certo Sandor Luongo sa di più di stemmi storici e araldica civica della dr.ssa Sapora e sarà convinto viepiù che - questo sì leghisticamente- si possa a Tufo modificare una legge dello stato perchè non gli piace lo stemma – non da me individuato - e la storia che rappresenta".

 

Fonte: Corriere dell'Irpinia, giovedì 28 aprile 2011, "Irpinia" p.14